«Vedo in molti municipi di centrosinistra a Roma e in città come Milano
che ancora si parla dei registri per le coppie di fatto e di testamenti
biologici, che sono contro la vita e la natura di Roma e ai quali dobbiamo dire
no», avrebbe dichiarato Gianni Alemanno - detto Aledanno per come ha ridotto la
città che dovrebbe amministrare - a margine della presentazione della lista
civica Rete Attiva x Roma, in vista delle elezioni comunali del prossimo anno.
Si può capire che dopo aver raso al suolo Roma in quattro anni, facendo
molto peggio dei predecessori dell'opposto schieramento (e fare peggio non era
facile), dopo averla abbandonata consapevolmente al degrado, alla sporcizia,
all'inefficienza, alle mafie come quelle dei cartelloni abusivi, delle
bancarelle e dei camion bar gestiti quasi tutti dalla famiglia di Giordano
Tredicine, che sta nella sua giunta; dopo aver ideologizzato la sua politica in
direzione dell'estremismo cattolico e aver riempito d’oro – pubblico - le casse
del clero elevando all’ennesima potenza i consueti, scandalosi privilegi; dopo
non essere riuscito a fare una sola cosa per migliorare la città; si capisce,
dopo tutto questo, che Aledanno ora la butti in caciara per tentare il tutto
per tutto e cercare di tenersi il Campidoglio abbracciando - senza sforzo,
peraltro, vista la sua storia - l'estremismo cattolico/cristiano. Non può
ignorare che il peggioramento della città è talmente vistoso che difficilmente
i romani se ne scorderanno quando avranno in mano la scheda elettorale.
Ma quella frase: "le unioni civili e il biotestamento sono contro
la vita e la natura", che cazzo vuol dire? Alemanno non sa di cosa parla, è evidente: a parte l'ideologia sfrenata in
un'affermazione del genere (che è, lo sappiamo bene, l'unica sostanza delle sparate di questo tipo), che affonda fino alla punta dei capelli nella retorica
terroristica della propaganda cattolicista e fascista, qual è la logica? Ma si
può sparare frasi a vanvera (che si parli di Roma, dell’Italia o del mondo non
cambia), senza alcun criterio logico, come slogan vuoti e adatti solo a fregare
gli ingenui, e passarla liscia ogni volta? Stavolta dimostri la fondatezza
delle sue affermazioni, Aledanno.
Anzitutto: la vita di chi? Intende forse la vita sulla Terra tout court,
come se promulgare una legge per le unioni civili equivalga a far esplodere
diecimila bombe atomiche a tutte le latitudini e longitudini? E così estinguere
ogni forma di vita sul pianeta? Le conseguenze di un'eventualità del genere sarebbero facilmente
dimostrabili secondo un principio di causa-effetto (esplosioni nucleari =
radiazioni deleterie, cambiamenti climatici, magari spostamento dell'asse
terrestre ecc.) ma come si può dimostrare che una legge per regolare le coppie
di fatto provochi la morte di chicchessia? Perché questo è quello che il
peggior sindaco della storia di Roma ha detto: «contro la vita». O forse
intendeva la sua vita. Cos'è, ha paura che le coppie di fatto correrebbero
tutte a regolarizzare le loro unioni passando sopra il suo corpo, travolgendolo
come una mandria impazzita? O ha paura che andrebbero tutte a vivere a casa
sua, buttandolo dalla finestra per occupargli il tinello e il salotto?
E la "natura"? Perché le unioni civili e il testamento
biologico sarebbero anche contro la natura, secondo la follia di quest'affermazione.
Ma in che senso? Che cos'è la natura, per questo fascista contemporaneo? Cos'è
naturale, se non tutto ciò che esiste? Ma soprattutto: chi è che ha la pretesa
di decidere cosa lo è? Lui, o la sua Chiesa strapiena di pedofili e affaristi
senza scrupoli, che rappresenta un dio nel quale nemmeno loro - è palese, basta
guardare come si comportano - hanno mai creduto? La stessa Chiesa infallibile,
di fronte alla quale il sindaco si genuflette tutti i giorni, che per duemila
anni ha perseguitato gli ebrei con l'accusa di deicidio, o che ha sostenuto per
secoli e secoli che le donne non hanno l'anima? O che i negri sono inferiori
all'uomo bianco, avallando lo schiavismo? Che ha sempre abbracciato dittatori e
carnefici per ottenere qualche privilegio sporco del sangue di milioni di
innocenti? E mi fermo qui per carità di patria.
Perché su queste fondamenta
fetide e putride poggia la retorica di Alemanno e i suoi sodali, inutile
girarci intorno.
Ma ammettendo per una volta che sappia di cosa sta parlando, stavolta si spieghi, Aledanno, che non abbiamo capito: dimostri
con circostanze precise e prove
inoppugnabili la fondatezza delle sue affermazioni. Se ci riesce.
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