Ma dove la Roma di Alemanno desta viva preoccupazione e indignazione, pur essendo solo la perfetta riproduzione in piccolo di ciò che succede nel Paese tutto, è nella qualità estremamente clericale e confessionale della sua azione di governo, una scelta ideologica precisa ed evidentemente ben programmata: tra le altre iniziative ricordiamo la annunciata costruzione di ben 51 nuove chiese (in un contesto in cui cresce la secolarizzazione e calano le vocazioni), la prima delle quali su un terreno a Tor Vergata donato dal demanio -cioé suolo pubblico- al Vicariato, in una città in preda alle speculazioni edilizie ma che ha fame di case popolari. Poi la recente nomina di un esponente cattolico come Gianluigi De Palo, presidente delle Acli romane e del Forum delle famiglie del Lazio, ad assessore alla Scuola e alla Famiglia; l'inseguimento della Polverini, presidente della Regione Lazio, nel tentativo di affossare i consultori pubblici e le proposte sulle unioni civili (salvo poi fare passerella al Gay Village); la costruzione di un ospedale gestito dal Vaticano (ma -pare- finanziato dalla Regione Lazio) adiacente la basilica di S. Paolo, sopra reperti archelologici di pregio e senza alcuna concessione.
Il tutto tra le continue richieste di udienza e di «sostegno e paterno incoraggiamento» al Papa anche in forma di appoggio politico verso l'assegnazione delle Olimpiadi del 2020 (che tipo di "sostegno" dovrebbe dare il capo di uno stato estero, il Vaticano?). E ora arriva la presentazione dell'idea di allestire degli asili nido all'interno delle parrocchie, definite "presidi sul territorio", che verrebbero denominati "Punti-famiglia". Invece di costruirne di comunali -e laici- visto che ne mancano parecchi e le liste di attesa sono lunghissime per i bimbi romani e le loro famiglie. Da notare che nel progetto, presentato in anteprima nel corso del 2010, era previsto che ad occuparsi dei "Punti-famiglia" presso le parrocchie fossero le cooperative cattoliche denominate "Famiglie solidali", il cui rappresentante legale era... Gianluigi De Palo. Il tutto mentre si è ottenuto di poter aumentare il numero di consiglieri e assessori, e si taglia del 75% l'assistenza ai malati di aids.
E' una formidabile ipoteca sul futuro che il Pdl romano e la Chiesa si stanno assicurando, con la possibilità di influenzare le giovani generazioni costringendo le famiglie -non solo quelle cattoliche- ad esporre la propria prole all'indottrinamento ecclesiale.
Ci sono tutti gli elementi per poter dire che la giunta presieduta da Alemanno sia una delle più ideologiche e confessionali dall'unità ad oggi, ove lo Stato abdica al suo ruolo in favore di una religione, con una cessione graduale e costante di sovranità e responsabilità; il confessionalismo messo alla porta (Porta Pia) nel 1870 viene fatto rientrare dalla finestra del Campidoglio, purtroppo nell'indifferenza generale.
Già pubblicato qui.
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