giovedì 26 luglio 2012

Partito cristiano: a Todi se ne parla, a Roma si fa



Mentre l'intellighenzia cattolica fa avanti e indietro da Todi chiedendosi se sia opportuno fondare un partito esplicitamente cristiano e/o cattolico, a Roma, la capitale (suo malgrado) della cristianità, si fa sul serio. Tocca a Gianni Alemanno, prossimo - si dice - alla ricandidatura per il Campidoglio, e al convertito Magdi Cristiano Allam battezzare il nuovo movimento.
Identità cristiana, si chiama, a scanso di equivoci, ed è fondata dai consiglieri Paolo Voltaggio (ex Udc) e Domenico Naccari (ex Pdl). Dopo la nascita delle liste Noi x Roma, di Isabella Rauti (moglie del sindaco), che verrà presentata oggi, e Rete Attiva x Roma, la nascita di Identità cristiana è il prosieguo delle grandi manovre a destra per cercare di arginare il prossimo tracollo del Pdl non solo a livello nazionale, ma anche all'ombra dei sette colli. Voltaggio, scriveva una settimana fa il quotidiano locale Cinque Giorni, «si professa neo-catecumenale e talora parla in nome del movimento» e « va affermando che i neocatecumenali appoggeranno Identità cristiana». La rincorsa di Alemanno «verso il cosiddetto mondo cattolico è una realtà quasi parossistica, soprattutto dopo lo strappo con la comunità di sant'Egidio del ministro Riccardi per la questione degli zingari. Alcune fonti ci segnalano addirittura che Alemanno stesso vada generosamente distribuendo elargizioni, ovviamente non di sua tasca, alle parrocchie romane».
Gianni Alemanno (ex, neo o post fascista, fate voi) deve recuperare molto di credibilità, dopo il disastro combinato a Roma in poco più di quattro anni: una città che sembra essere appena stata devastata da uno tsunami, incredibilmente sporca, trascurata all'inverosimile, inefficiente, in preda alle lobbies e alle mafie piccole e grandi. Una giunta, quella di Alemanno, ideologizzata e votata alla cancellazione delle tracce veltroniane e rutelliane, più che alla costruzione di un modello proprio. Grandi regali alla Chiesa locale (si veda la costruzione di ben 51 nuove chiese in un territorio che, come quello nazionale, si sta secolarizzando inesorabilmente) e la sua presenza, con tanto di fascia tricolore, a ogni manifestazione dei cattolici più integralisti. Per tacere degli innumerevoli scandali come la parentopoli dell'Atac, l'azienda di trasporto locale. Dovrà darsi molto da fare, il sindaco, per recuperare almeno un po' di credibilità.
Il nuovo gruppo in Campidoglio si presenta con un manifesto che avrà molti difetti (come quello di essere vagamente estremista) ma non manca certo di chiarezza, come quello degli intellettuali e filosofi di Todi. A cominciare dal pretenzioso nome: "Cura per il Futuro". Vediamo: il movimento si propone di «restituire ai cittadini, alle comunità, ai territori, al mondo cattolico, alle associazioni, ai movimenti ed al terzo settore uno spazio privilegiato dove servire la nostra comunità riavvicinando il cittadino alla politica, senza essere né rottamatori né formattatori. Siamo un movimento civico che si presenta come costola del centrodestra e vuole continuare a sostenere, anche in futuro, l'azione dell'attuale giunta», spiega Naccari. Questa sfida «è una scelta difficile perché c'è bisogno che il mondo cattolico trovi uno spazio e non come accade ai cattolici del Pd, per esempio a Rosy Bindi, che continuano a vivere in un partito pieno di contraddizioni». Su questo, come dargli torto?
Identità cristiana attinge a piene mani al repertorio propagandistico dei cattolici integralisti, come la difesa della vita e della famiglia, sotto l'attacco di non si sa chi. Si propone di «Prendere ogni iniziativa sul piano culturale, sociale e politico per la valorizzazione dell'identità cristiana come lievito all'interno della società italiana e, più in generale, del mondo contemporaneo [...] Promuovere e difendere la famiglia, quale istituzione e cellula vitale della società, tutelando il suo compito di servizio alla vita [...] Promuovere la dignità della persona umana dal concepimento fino alla morte naturale ed il riconoscimento e la tutela della vita in tutti i suoi aspetti», perché sembra «non esservi spazio per la manifestazione di una cultura radicalmente cristiana all'interno dei principali contenitori culturali, senza incorrere in accuse di ingerenza ed attentato ad un intoccabile laicismo. È fondamentale diffondere e difendere l'identità cristiana mediante il coinvolgimento di tutti in una formazione civica e politica che susciti sensibilità ed impegni». Forte e chiaro.
Alla fine del primo tempo, Roma - Todi 1 a 0. A voi studio. 

Pubblicato ieri qui.

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