lunedì 19 settembre 2011

La breccia fiscale di Roma

Organizzata in pochi giorni tramite web, in concomitanza con la manifestazione For a Secular Europe di Londra, anche a Roma il 17 settembre si è svolta una pacifica protesta per l’apertura di una Breccia Fiscale, contro i privilegi fiscali della Chiesa cattolica e del Vaticano. Il corteo, che non ha potuto beneficiare della grancassa mediatica dell’informazione ufficiale, né della mastodontica struttura organizzativa (pagata con soldi pubblici) del famigerato Family Day, si è snodato da Porta Pia al Ministero dell’Economia di via XX settembre; ministero – giova ricordarlo – retto attualmente dall’inventore del perverso meccanismo dell’8xmille.

Davanti al ministero, infine, l’abbattimento del simbolico muro di privilegi fiscali ecclesiali, sulle note del capolavoro floydiano The Wall.

E’ stata una prima manifestazione visibile del malcontento popolare verso lo Stato, che continua a ricoprire d’oro (pubblico) preti, vescovi, papi e tutto l’indotto delle varie lobbies clericali, in un mercimonio scandaloso che va avanti da sempre ma che – complice la profonda crisi economica che stiamo attraversando – ora finalmente indigna un numero sempre crescente di cittadini.

Il tutto grazie al web, ultimo spazio di libertà per la circolazione di idee e informazioni, come dimostra il gruppo Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria, che ha raccolto l’adesione di oltre 145 mila internauti in pochi giorni. Tra i quali i Radicali, principali organizzatori della manifestazione, Il Fatto Quotidiano e anche don Andrea Gallo, a riprova che la ‘base’ dei credenti – e di parte del clero – è molto più avanti delle gerarchie della Chiesa e dello Stato.

«Disse ancora ai suoi discepoli: è inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli.» (Lc 17,1-2)

Per un agevole ripasso dei vergognosi privilegi generosamente concessi alla Chiesa, ricordiamo ai lettori che possono consultare l’apposita sezione di Cronache Laiche.

Pubblicato in anteprima qui.


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