mercoledì 2 novembre 2011

Alla Leopolda non si parla di laicità e diritti civili



Dalla tre giorni degli ex rottamatori guidati dal sindaco di Firenze, il diessino Matteo Renzi, è uscito un primo documento in cento punti, scaricabile e commentabile sul sito dell’incontro, pomposamente chiamato Big Bang. Ma quanto è big questo bang? Per ora pochino, temiamo, almeno se guardiamo a quello che ci interessa: laicità e diritti civili.

Lasciamo da parte la polemica sui dinosauri, che ha fatto arrabbiare il segretario Bersani, e leggiamo il documento. Nel sito si parla di “prime” cento proposte, a lasciar intendere che ce ne saranno altre; speriamo che non siano altre cento, perché duecento proposte richiamerebbero fin troppo le ben 281 pagine del programma dell’Unione di Prodi, rimaste inevitabilmente e inesorabilmente lettera morta pressoché in toto. Non un bel segnale di innovazione. Sarebbe lecito attendersi che nel prossimo centinaio di proposte il tema a noi caro venga affrontato, se non fosse che già nelle prime cento se ne fa un timido accenno, cosa che non chiarisce le intenzioni di chi ha stilato le proposte. Si tratta di un isolato richiamo alla necessità di una legge sulle unioni civili (punto 89), senza specificare se solo etero o anche omo, e uno a iniziative per facilitare le adozioni internazionali (punto 91). Nulla di più.

Mentre si salta da un centinaio all’altro, si deve far notare agli ex rottamatori che l’assenza di iniziative, anzi, l’assenza proprio di una discussione non ideologica su questi due temi – laicità e diritti civili – è uno dei motivi per cui una valanga di potenziali elettori potrebbe (ancora una volta) andare al mare, piuttosto che prendere in considerazione la possibilità di votare il PD. Anche perché non si parla nemmeno dei privilegi economici e fiscali della casta ecclesiale, in epoca di grande crisi, cui infatti non si fa cenno nel documento, a differenza di altri privilegi (della casta politicante) e sperperi.

Di clericali e traditori della Costituzione, in Parlamento ce ne sono più che abbastanza: avranno Renzi e i suoi sostenitori, invece, il coraggio di rappresentare anche chi tiene a una laicità non fasulla (come quella di oggi) e ai diritti civili delle minoranze, specie quelle invise alla Chiesa? Noi siamo convinti che nella platea dei sostenitori del Big Bang renziano il tema sia sentito come gli altri. Dopo tutto, se ce l’hanno fatta in Spagna e Polonia, ché, noi siamo più fessi?

Attendiamo fiduciosi il documento con i prossimi cento punti.

Pubblicato ieri qui.

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