martedì 23 novembre 2010

Fiat lux versus Big Bang



Nel Large Hadron Collider di Ginevra sono state ricreate le condizioni primordiali della materia, cioé sono state raggiunte temperature estremamente elevate, dell’ordine delle migliaia di miliardi di gradi, come si suppone fossero una frazione di secondo dopo il Big Bang, quando i componenti delle particelle subatomiche (quark e gluoni) erano liberi e componevano una sorta di plasma caldissimo. Negli osservatori Roque de los Muchachos delle isole Canarie e Hobby-Eberly Telescope del Texas, è cominciata l’analisi dei dati che hanno permesso di confermare la teoria che molecole organiche complesse (tra le quali alcuni composti di carbonio come l’antracene e il fullerene), che stanno alla base della vita, si trovano non solo sui corpi celesti come pianeti e asteroidi, ma anche nello spazio interstellare, dopo essere stati espulsi dagli strati esterni di stelle in fase di espansione, in tutto l’universo conosciuto. Infine, al Cern di Ginevra è stata isolata l’antimateria, teorizzata negli anni venti e ora finalmente dimostrata.
Man mano che si susseguono scoperte importanti come queste e che le teorie scientifiche trovano conferma sperimentale, l’intervento di un dio creatore, e quindi la stessa esistenza di un dio, viene spostato sempre più indietro nel tempo: al momento i creazionisti meno reazionari e oscurantisti lo pongono, ammettendo il fatto a denti stretti, subito prima del Big Bang, identificando quest’ultimo evento con il biblico “fiat lux”, dopo aver dovuto ammettere – nella persona del direttore della Specola Vaticana – persino la possibilità che nell’universo esistano altre specie intelligenti. Questo almeno finché non sarà dimostrata la ciclicità degli universi (big bang – espansione – contrazione – big crunch e via di nuovo) oppure che ha ragione Stephen Hawking nel suo Grand design (sul meccanismo di creazione spontanea), dopodiché chissà dove metteranno il povero dio. Gli altri creazionisti (per intenderci, come quelli che in america spiegano la morfologia del Gran Canyon con il passaggio – fisico, materiale – di dio in quel luogo) invece sono ancora in trincea, e pretendono di interpretare scientificamente i testi sacri e di imporre l’insegnamento delle teorie creazioniste a scuola.

Si tratta solo di aspettare, poi inevitabilmente ci si dovrà arrendere e si arriverà alla soluzione che contribuirà forse a salvare il mondo: entrare nella biblioteca dell’umanità, prendere i testi sacri e tirarli giù finalmente dallo scaffale della storia per metterli in quello più appropriato: letteratura di fantasia.


Già pubblicato qui.

2 commenti:

NoirPink - modello Pandemonium ha detto...

Non so se condividere questa visione ottimistica: a volte ritornano, no?

Alessandro Baoli ha detto...

L'ottimismo è il profumo della vita, diceva quel tale...